Ipertensione in età pediatrica

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L’ipertensione è un aumento prolungato della pressione arteriosa sistolica a riposo, della pressione arteriosa diastolica o di entrambe; le pressioni considerate anomale nei bambini variano in base all’età.

VD CENTILI MASCHI E CENTILI FEMMINE

VD CLASSIFICAZIONE

 

QUALI SONO LE CAUSE?

L’ipertensione può essere:

  • Primaria: nessuna causa nota, questa è una diagnosi di esclusione.

    Situazioni predisponenti:
    -Bambini sovrappeso o obesi (il fattore di rischio più importante per l’ipertensione primaria);
    -Anamnesi familiare di ipertensione;
    -Maschi;
    -Bambini neri messicani-americani o non ispanici (negli Stati Uniti);
    -Stile di vita sedentario;
    -Abitudini alimentari non salutari (p. es., elevato apporto di sale e calorie); -Basso peso alla nascita, prematurità;
    -Fattori di rischio sociale (p. es., abusi sui minori, violenza familiare e/o interpersonale, insicurezza alimentare e/o abitativa; il numero, la durata e la gravità di questi fattori hanno un effetto cumulativo)

  • Secondaria: causa identificabile. Se la causa viene risolta, l’ipertensione può guarire.

     

    Cause più frequenti:
    -Nefropatia parenchimale (p. es., glomerulonefrite, pielonefrite, nefropatia da reflusso) o anomalie strutturali renali (p. es., uropatia ostruttiva, rene policistico, displasia renale)
    -Malattie renovascolari (p. es., stenosi dell’arteria renale, trombosi della vena renale)
    -Malattie cardiovascolari (p. es., coartazione dell’aorta, fistola arterovenosa)
    -Malattie endocrine (p. es., ipertiroidismo, eccesso di mineralcorticoidi, eccesso di corticosteroidi, eccesso di catecolamine)

    Altre cause di ipertensione secondaria comprendono:
    -Disturbi respiratori del sonno
    -Cause neurologiche (p. es., un aumento della pressione endocranica)
    – Farmaci (p. es., glucocorticoidi, steroidi anabolizzanti, stimolanti, contraccettivi orali, nicotina, caffeina, alcune droghe illegali)
    -Stress o dolore psicologico
    -Cause varie (p. es., neuroblastoma, sclerosi tuberosa di Bourneville, tumore di Wilms)

Dopo i 6 anni, l’ipertensione primaria è di gran lunga l’eziologia dominante, e questo è ancora più vero per gli adolescenti. Prima dei 6 anni, l’ipertensione secondaria è più frequente, soprattutto per i bambini di età inferiore ai 3 anni.

Complicanze dell’ipertensione pediatrica

Le complicanze dell’ipertensione pediatrica possono essere:

  • Acute (rare; relative ad emergenze ipertensive; possono coinvolgere organi come: sistema nervoso centrale (causando encefalopatia, compresi convulsioni, letargia, e/o coma), cuore (causando insufficienza cardiaca), occhi (causando papilledema, emorragie retiniche) e reni (causando insufficienza renale).
  • Croniche (rare anche queste e non si verificano prima dell’età adulta; possono essere: coronaropatia, ‘insufficienza cardiaca, ictus ischemico, malattia renale ipertensiva

Sintomatologia dell’ipertensione nei bambini

L’ipertensione nei bambini, con la rara eccezione delle emergenze ipertensive, è di solito asintomatica.

Ci possono essere dei segni:

  • Occhi: proptosi (ipertiroidismo), retinopatia ipertensiva (spasmo arteriolare, emorragie, essudati, e raramente papilledema)
  • Testa e viso: facies lunare (eccesso di corticosteroidi, come la sindrome di Cushing), ipertrofia tonsillare (apnea del sonno)
  • Collo: ingrossamento e/o dolorabilità della tiroide (ipertiroidismo)
  • Cuore: soffio (coartazione dell’aorta), sfregamento (malattia vascolare del collagene), sollevamento apicale (ipertrofia del ventricolo sinistro)
  • Addome: massa (tumore, malattia cistica del rene, idronefrosi), respiro (malattia renovascolare)
  • Arti: edema (malattia renale), gonfiore articolare (malattia vascolare del collagene), trazione o gesso per gli arti inferiori (ipertensione ortopedica-correlata)
  • Genitali: ambigui/virilizzazione (iperplasia surrenalica), pubertà avanzata (tumore endocranico)
  • Cute: pallore/flushing (eccesso di catecolamine), acne/irsutismo/smagliature (sindrome di Cushing, terapia con corticosteroidi), macchie caffellatte/neurofibromi (neurofibromatosi), macchie a foglia di frassino/adenoma sebaceo (sclerosi tuberosa di Bourneville), rash (lupus eritematoso sistemico, vasculite da deposito di immunoglobulina A)
  • Neurologico: debolezza muscolare (iperaldosteronismo, sindrome di Liddle)
  • Generale: obesità (ipertensione primaria/essenziale), ritardo di crescita (malattia renale cronica)
  • Segni vitali: tachicardia (ipertiroidismo, eccesso di catecolamine), differenza di pressione arteriosa tra le estremità (coartazione dell’aorta, sindromi medio-aortiche)

 

Diagnosi dell’ipertensione nei bambini

  • Sfigmomanometro (auscultazione)
  • Dispositivi oscillometrici
  • A volte test per determinare l’eziologia

La misurazione della pressione arteriosa deve essere eseguita utilizzando la tecnica appropriata. I bambini devono stare seduti tranquillamente su una sedia con la schiena appoggiata e i piedi sul pavimento per 3-5 minuti prima della misurazione. È fondamentale utilizzare un bracciale delle dimensioni corrette; deve essere disponibile una gamma di misure di bracciali, tra cui un bracciale per la coscia. La larghezza del bracciale deve essere almeno il 40% della circonferenza del centro della parte superiore del braccio e la lunghezza della vescica gonfiabile deve essere compresa tra l’80 e il 100% di quella circonferenza. Un bracciale troppo stretto porta a valori erroneamente elevati di pressione arteriosa, mentre un bracciale troppo largo determina valori erroneamente bassi di pressione arteriosa.

Oltre la diagnosi di valori pressori elevati, è fondamentale la prescrizione da parte del medico delle visite specialistiche che escluderanno eventuali cause sottostanti (Soprattutto Visita cardiologica e nefrologica).

Screening della pressione arteriosa

Secondo le 2017 guidelines for high blood pressure in children and adolescents dell’American Academy of Pediatrics (AAP) il monitoraggio di routine della pressione arteriosa deve essere effettuato annualmente a partire dall’età di 3 anni. Se la pressione arteriosa è inferiore al 90o percentile o al di sotto del valore della pressione arteriosa che richiede un’ulteriore valutazione secondo le linee guida dell’American Academy of Pediatrics, la misurazione viene continuata annualmente. I bambini con fattori di rischio per l’ipertensione, come malattie renali, malattie cardiache, o una significativa anamnesi neonatale, devono essere valutati prima e più frequentemente, ad ogni visita.

 

MA I CONSIGLI FONDAMENTALI DA FORNIRE SONO QUELLI RELATIVI AD UNA BUONA EDUCAZIONE ALIMENTARE

RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI

  • Ridurre l’utilizzo di sale aggiunto
  • Riduzione di grassi soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri e all’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura
  • Garantire i fabbisogni energetici e di micro – macronutrienti secondo le raccomandazioni dei LARN per sesso ed età nell’individuo in accrescimento.
  • Ridurre l’uso del sale ed il consumo di alimenti ricchi in sodio.
  • Aumentare l’apporto di alimenti ricchi in potassio e calcio, che riducono i valori di pressione.
  • Ridurre il consumo di sostanze eccitanti
  • Scegliere cibi con un basso contenuto di grassi saturi e colesterolo
  • Scegliere cibi ad elevato contenuto di amido e fibre e basso tenore in zuccheri semplici.
  • Cucinare senza grassi aggiunti. Preferire metodi di cottura come: il vapore, microonde, griglia o piastra, pentola a pressione, piuttosto che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne.
  • Mangiare con moderazione e preferibilmente distribuendo la quota calorica giornaliera in 5 pasti: colazione, merenda a metà mattina, pranzo, merenda nel pomeriggio e cena, invece di tre pasti troppo abbondanti.

 

ALIMENTI DA EVITARE

  • Snack salati come patatine, pop-corn e noccioline
  • Cibi confezionati e da fast-food.
  • Salse tipo soia, maionese e ketchup, miso, tamari.
  • Fritture
  • Condimenti grassi ( burro, panna).
  • Insaccati.
  • Bevande zuccherine ( coca cola, aranciata, succhi di frutta)
  • Alimenti conservati sotto sale, in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne poiché contengono elevate quantità di sale
  • Cibi affumicati (salmone), cibi sott’olio (funghi, acciughe), cibi sott’aceto (capperi)
  • Caffè, tè ed altre sostante eccitanti come la cola.
  • Superalcolici e alcolici.

 

ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE

  • Sale da cucina. Ridurlo ai minimi termini.
  • Dolciumi
  • Carni rosse e più grasse
  • Pane e prodotti da forno
  • Formaggi ad alto contenuto in grassi e sale, come pecorino, gorgonzola, feta, formaggi fusi o comunque ridurne le porzioni o preferire i formaggi che contengono minor contenuto di sodio come il Grana Padano e Parmigiano Reggiano

 

ALIMENTI CONSENTITI E CONSIGLIATI

  • Verdura cruda e cotta da assumere in porzioni abbondanti, utili per limitare le calorie. Possono essere lessate, cotte al vapore o al forno. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente i Sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo. In particolare il potassio che aiuta a ridurre i valori pressori è presente in carciofi e spinaci.
  • Frutta, circa due-tre frutti di medie dimensioni per il loro contenuto di sali minerali, vitamine ed antiossidanti. La frutta andrebbe consumata con la buccia (ben lavata). Preferire quella di stagione e limitare al consumo occasionale dei frutti zuccherini quali cachi, fichi, uva.
  • Legumi (ceci, fagioli, piselli, fave, ecc.) sono un’importante fonte di proteine vegetali (possono pertanto essere considerati dei veri e propri secondi piatti) da preferire a tutti gli alimenti ricchi di proteine. Si consiglia di consumarli in associazione ai cereali (2-3 volte alla settimana) componendo così dei piatti unici. I legumi sono ricchi in potassio e hanno un buon tenore di calcio.
  • Pesce (fresco o surgelato) tre-quattro volte alla settimana. Privilegiare il pesce azzurro con elevato contenuto di acidi grassi omega 3 che inibiscono l’aggregazione piastrinica. La tendenza delle piastrine ad attaccarsi tra di loro e formare coaguli nelle arterie (aggregazione piastrinica) è un fattore di rischio che come l’ipertensione arteriosa incrementa la possibilità di avere eventi cerebrovascolari e cardiovascolari.
  • Latte e yogurt da assumere giornalmente, ricchi in calcio e potassio.
  • Formaggi freschi come ricotta, stracchino, mozzarella consumandoli non più di due volte alla settimana, in alternativa al secondo piatto. E’ possibile consumare giornalmente Grana Padano DOP grattugiato come condimento per pasta, riso e verdure. Questo formaggio è un concentrato di latte, ma meno grasso del latte intero perché parzialmente decremato durante la lavorazione, il suo consumo incrementa l’apporto proteico ai pasti e favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio.
  • Riso, pasta e pane integrali da preferire ai corrispettivi raffinati.
  • Carne bianca (pollo, tacchino, coniglio) proveniente da tagli magri e che sia privata del grasso visibile. Pollame senza pelle.
  • Olio extravergine di oliva, aggiunto a crudo e con moderazione.

 

CONSIGLI COMPORTAMENTALI

  • Ridurre l’eccesso ponderale, in particolare il grasso presente a livello addominale. La riduzione del peso è sempre accompagnata da un calo della pressione arteriosa . Gli obiettivi del trattamento sono differenti in base all’età del bambino e al grado di sovrappeso:

– nei bambini normopeso , mantenere una crescita staturo-ponderale nella norma per l’età (una corretta educazione alimentare verso una dieta bilanciata normocalorica è auspicabile per il mantenimento del peso);

– nei bambini sovrappeso minori di 8 anni, tendere a un miglioramento dell’indice di massa corporea (BMI). Una corretta educazione alimentare verso una dieta bilanciata normocalorica è auspicabile per il mantenimento del peso e la copertura dei fabbisogni, l’accrescimento staturale fisiologico del bambino in crescita migliorerà il rapporto peso/altezza e ridurrà l’adiposità relativa;

– nei bambini più grandi e negli adolescenti sovrappeso cercare di perdere gradualmente circa 1-2 Kg al mese, tramite l’adozione di uno schema alimentare moderatamente ipocalorico.

In tutti i casi sono consigliati apporti dietetici variati che comprendano tutti i gruppi alimentari con un corretto frazionamento dei pasti (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena), con distribuzione ottimale dei nutrienti calorici (proteine, lipidi, carboidrati) e non calorici (vitamine, sali minerali, oligoelementi, fibre) secondo le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) nel rispetto delle esigenze nutrizionali di soggetti in accrescimento. 
In presenza di obesità grave le modificazioni dietetiche-comportamentali dovrebbero essere individualizzate da un team multidisciplinare specializzato.

  • Rendere lo stile di vita più attivo. Trascorrere minor tempo davanti a TV o computer e più ore all’aria aperta.
  • Abolizione dell’attività fisica dedicata solo al potenziamento dei muscoli ma consigliate attività sportive non agonistiche (con prevalente impegno di tipo aerobico) con finalità terapeutiche, subordinando sempre il giudizio ad una completa valutazione del quadro clinico da parte del Pediatra.
  • Nell’attività sportiva moderata reintegrare con la semplice acqua i liquidi persi attraverso la sudorazione.
  • Non fumare! Anche il fumo passivo aumenta il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa.

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