Anatomia Cardiaca

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COS’E’ IL CUORE?

Il cuore è un organo vitale. E’ composto prevalentemente di tessuto muscolare e pompa il sangue nel sistema circolatorio, costituito a sua volta da una fitta rete di vasi sanguigni (arterie, vene e capillari). A differenza degli altri muscoli, il cuore è capace di generare da solo lo stimolo nervoso che ne assicura il movimento.

Così, l’ossigeno ricevuto dai polmoni riesce ad arrivare alle cellule di tessuti e organi per nutrirli e al tempo stesso l’anidride carbonica, che rappresenta uno scarto dell’attività metabolica delle cellule, può essere trasportato a livello dei polmoni per essere smaltito dall’organismo attraverso l’espirazione.

 

DOV’E’ SITUATO IL CUORE?

È posto al centro del torace, nel mediastino, tra i polmoni destro e sinistro, dietro lo sterno, che lo protegge, e sopra il diaframma.

QUAL E’ LA SUA STRUTTURA?

Il cuore è un organo cavo. La sua forma è grossolanamente conica ed il suo asse è diretto in avanti e verso il basso, in questo modo il ventricolo destro viene a trovarsi un po’ più in avanti rispetto a quello sinistro.

Esso è diviso in quattro cavità, due atri, che ricevono il sangue dal circolo venoso, e due ventricoli, che hanno la funzione di pompare il sangue nelle arterie. I due atri e i due ventricoli si trovano uno sopra l’altro nel lato sinistro e destro del cuore e sono separati tra di loro da pareti chiamate setti (quello che divide gli atri viene detto setto interatriale; quello che separa i ventricoli viene detto setto interventricolare.

Il cuore è composto da tessuti sovrapposti:

  • l’epicardio, lo strato più esterno;
  • il miocardio, il “muscolo” del cuore;
  • l’endocardio, che costituisce le pareti interne del cuore.
  • Il cuore è rivestito dal pericardio, una membrana che lo protegge.

 

Alla nascita, il cuore di un neonato peso circa 20-21 grammi. Nell’adulto raggiunge i 250-300 grammi.

 

Nel cuore sono presenti quattro valvole, che, come delle porte, si aprono e chiudono ritmicamente per consentire un flusso unidirezionale del sangue nel cuore tra atri e ventricoli (valvola tricuspide e valvola mitrale, dette valvole atrioventricolari) e tra il cuore e i vasi sanguigni (valvola polmonare e valvola aortica, dette valvole semilunari). Una valvola sana si apre e si chiude in modo coordinato con il meccanismo di pompa degli atri e dei ventricoli cardiaci.


I grossi vasi sanguigni che comunicano con il cuore garantiscono la circolazione sanguigna allo scopo di portare ossigeno e nutrimento a organi e tessuti e smaltire i prodotti di scarto degli stessi. Essi sono: le vene cave ( superiore e inferiore) che portano il sangue carico di anidride carbonica dagli organi e dai tessuti al cuore destro; l’arteria polmonare che porta il sangue deossigenato dal cuore destro ai polmoni; la vena polmonare che riporta il sangue che si è ossigenato nei polmoni, al cuore, questa volta sinistro; l’aorta, infine, è l’arteria principale del corpo umano, che distribuisce il sangue carico di ossigeno all’organismo.

 

(Un chiarimento!!! Si chiamano arterie tutti i vasi sanguigni che partono dal cuore e, viceversa, si chiamano vene tutti i vasi che affluiscono al cuore, indipendentemente dal contenuto di sangue ossigenato o no).

 

Un cuore sano fornisce la quantità di sangue adeguata al fabbisogno del corpo per un funzionamento corretto. In caso di malattie o lesioni cardiache gli organi non riceverebbero più abbastanza ossigeno per funzionare bene.

 

Anche il cuore ha bisogno di essere “nutrito”. Questa funzione di nutrimento spetta alle coronarie. Mentre viene pompato fuori dal ventricolo sinistro, un po’ di sangue ossigenato entra nelle arterie coronarie. Esse sono piccole arterie che decorrono sulla superficie del cuore e irrorano di sangue ricco di ossigeno il muscolo cardiaco. Quando il miocardio non viene irrorato del tutto o non viene irrorato a sufficienza, a causa di un restringimento delle coronarie e di altri fattori concomitanti, il cuore e i suoi tessuti soffrono per la mancanza di ossigeno (ischemia e infarto del miocardio, patologie potenzialmente letali).

IL CICLO CARDIACO 

Come abbiamo già visto, il sangue ossigenato (sangue arterioso) viaggia nell’organismo verso organi e tessuti attraverso l’aorta, l’arteria che porta il nutrimento a tutto il corpo suddividendosi in rami e capillari sempre più piccoli. Il sangue con le scorie di anidride carbonica, lo scarto dell’attività metabolica delle cellule, torna al cuore attraverso le vene cave per “ricaricarsi” di ossigeno.
Il cuore garantisce questo ciclo continuo attraverso movimenti coordinati, che costituiscono il ritmo cardiaco. Il ciclo cardiaco si compone, infatti, di due fasi che si ripetono in media 70-80 volte al minuto a riposo: una fase di rilassamento (diastole) e una di contrazione (sistole). La circolazione si fonda sulla diversa pressione che il sangue esercita sulle strutture cardiache, provocandone la chiusura per evitare il flusso retrogrado.

Durante la fase di diastole, le valvole tra atri e ventricoli sono aperte, la muscolatura delle camere è rilassata e il sangue scorre liberamente dagli atri ai ventricoli. In questa fase le valvole semilunari sono chiuse, impedendo che il sangue entri nei letti vascolari.

Durante la sistole, i ventricoli si contraggono, la pressione del sangue spinge verso l’alto le valvole atrio-ventricolari e ne provoca la chiusura, non permettendo che il sangue torni negli atri, e il sangue viene pompato in maniera anterograda nei grossi vasi arteriosi, l’aorta, che lo porta nella circolazione sistemica, e l’arteria polmonare, che lo spinge nella circolazione polmonare.

VENA CAVA INFERIORE → VENA CAVA SUPERIORE → ATRIO DESTRO → TRICUSPIDE→ VENTRICOLO DESTRO → VALVOLA POLMONARE → ARTERIA POLMONARE → POLMONI

SISTEMA ELETTRICO

Il miocardio, in particolare, è composto da fibre muscolari e da cellule cardiache chiamate miocardiociti. Queste cellule sono in grado di assicurare l’impulso nervoso necessario alla contrazione, cioè il battito cardiaco che permette la circolazione sanguigna. Sono, infatti, in grado di generare, in modo spontaneo e ritmico, dei potenziali di azione, svolgendo due importanti funzioni: agiscono da pacemaker, generando e regolando il ritmo del cuore; formano il sistema di conduzione cioè la via seguita dai potenziali di azione che attraversano il muscolo cardiaco, permettendo alla muscolatura delle pareti delle cavità cardiache di contrarsi in maniera coordinata.

In condizioni normali, il generatore dello stimolo per la contrazione cardiaca è il nodo seno-atriale, situato nell’atrio destro. Da quest’insieme di cellule specializzate in questo compito, gli stimoli elettrici si diffondono a tutte le regioni cardiache mediante un sistema di conduzione. Tramite cellule conduttrici, l’impulso elettrico dal nodo seno atriale transita poi verso il basso fino a raggiungere il nodo atrio-ventricolare.

Da qui, si propaga fino a raggiungere il fascio di His, dal quale parte l’impulso di contrazione dei ventricoli. Una volta giunto ai ventricoli e attivata la contrazione del muscolo cardiaco lo stimolo elettrico si estingue.

Anche se indipendente nella generazione e nella propagazione, l’impulso nervoso che si genera e propaga sulle pareti del cuore, esso necessita del controllo esterno dei sistemi nervoso simpatico e parasimpatico per variare gli stimoli contrattili, in base alle richieste metaboliche. In caso di attività sportiva o agitazione, per esempio, ai muscoli e agli organi occorre più energia. Tramite il sistema nervoso autonomo, controllato dal cervello, il lavoro del cuore si adatta così alle esigenze dell’organismo. In estrema sintesi, il sistema parasimpatico e simpatico possono essere considerati, nel loro insieme, come freno e acceleratore di un’automobile.

UN PO’ DI DATI:

In condizioni di riposo il cuore fornisce circa 5 litri di sangue ossigenato al minuto.

Ogni ciclo cardiaco si ripete da 60 a 90 volte al minuto in condizioni di riposo. La frequenza cardiaca indica il numero di volte in cui si compie il ciclo cardiaco nell’arco di un minuto.

Normalmente, ogni battito pompa nel sistema vascolare da 0,7 a 1 decilitro di sangue, pari a 5-6 litri al minuto.

In casi di sforzi fisici estremi, la frequenza cardiaca può aumentare a 180 battiti al minuto o più e il volume del sangue pompato fino a 25 litri al minuto.

In un giorno il cuore pulsa circa 100.000 volte, pompando più di 14.000 litri di sangue.


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